E' ancora attuale essere romantici?

14.06.2016 22:01

"E...stati dell'anima" è il titolo pensato per la serata di venerdì 17 giugno nella quale, a partire dalle 20.45,  musica e poesia si alterneranno creando intrecci artistici e suggestioni emotive, coinvolgendo il pubblico nell'ascolto di letture e di brani che abbracciano quasi cinque secoli, partendo dalla musica profana del Cinquecento per arrivare ai giorni nostri.
Il tutto nella splendida cornice del parco e della terrazza che si affaccia sulla città e che offre un'incantevole veduta sulla valle dell'Adige. sfsf

Volendo emozionarci ed emozionarvi, con la complicità delle note e dei versi recitati, confidando nel bel tempo e, magari, nella presenza di qualche lucciola "malandrina", location migliore non avremmo potuto trovare per sfiorare temi ispirati al romanticismo, nelle sue diverse forme e sfumature.
Attraverso il canto e le parole, vorremmo contrastare, almeno per un momento,  l'impoverimento e, peggio ancora, quell'imbarbarimento dei sentimenti e delle passioni che sempre più spesso, purtroppo, i fatti di cronaca ci comunicano e ai quali non dobbiamo fare l'abitudine. 
Guardando a quanto accade attorno a noi, è naturale porsi la domanda se sia ancora attuale parlare di romanticismo oggi. 
Noi pensiamo di sì. Anzi, non solo è attuale, ma diventa quasi un imperativo categorico a tutela e salvaguardia di tutte quelle componenti che vanno coltivate e che ci fanno sentire vivi: emozioni, stati d'animo, sentimenti, impressioni, turbamenti.... Quelle sensazioni, insomma, che fanno parte della natura umana e che non appartengono solo alle coppie innamorate ma sono di e per tutti. 
Musica e poesia ci inducono, per un momento, ad improvvisarci giardinieri dell'anima e a coltivare un romanticismo che non può venir meno e di cui c'è ancora bisogno. Ecco perché ci sembra bello pensare che in uno sera di giugno, seppur per un breve istante, note e parole possano intrecciarsi alle emozioni di tutti i cuori presenti, levandosi nell'aria, a sfiorare i sempreverdi, per poi scendere dalla collina giù, verso la valle, e raggiungere idealmente chi, di quei sentimenti, è povero, non certo per volontà sua, ma per colpa di un destino che a volte dà e a volte prende. 
Compatibilmente con i vostri impegni, saremo felici di condividere con voi la serata, certi della presenza di un pubblico che in questi anni abbiamo sentito sempre più vicino e al quale va la nostra più affettuosa riconoscenza. Grazie !

Daniela